Beni culturali
Affreschi nella Chiesa della SS. Annunziata a Riofreddo
Enti coinvolti: Comune di Rioffredo
Categoria: Affreschi
Artisti: Giuseppe Capogrossi
Strutture: Chiesa della SS. Annunziata
Localizzazione: Via Giuseppe Garibaldi - Riofreddo
La Cappella venne fatta dipingere nel 1422. Lo attesta la data riportata sull’architrave e la sigla del committente Antonio Colonna, signore in quegli anni del feudo. L’affresco sulla parete d’ingresso rappresenta la Passione di Gesù: di qua e di là della croce sono le due sole figure della Vergine e dell’Evangelista.
Sulla parete di fondo viene raffigurata l’Annunciazione. La vergine, dall’aspetto giovanile, ma con lineamenti maschi, gli occhi chini, le mani giunte al petto, si leva a metà dell’ampia sedia a dossale ricurvo, inchinandosi al Nunzio. I capelli le escono da sotto il balzo; capelli fulvi, di un rosso acceso. Sullo sfondo un paesaggio curiosissimo: una città saliente, con portici, logge, battisteri, finestre, piccole verande gotiche, case alte, e dietro i tetti altre case, scale che si arrampicano verso il cielo.
Sulla volta è rappresentata la Gloria.
I Dottori e gli Evangelisti sono disposti due a due: quattro di qua, quattro di là della ruota celeste: S. Matteo e S. Gerolamo; S. Ambrogio e S. Giovanni; S. Luca e S. Benedetto; S. Marco e S. Gregorio.
L’attribuzione dell’opera pittorica oscilla tra Arcangelo di Cola di Camerino e un non meglio identificato Maestro di Riofreddo.
Sulla parete di fondo viene raffigurata l’Annunciazione. La vergine, dall’aspetto giovanile, ma con lineamenti maschi, gli occhi chini, le mani giunte al petto, si leva a metà dell’ampia sedia a dossale ricurvo, inchinandosi al Nunzio. I capelli le escono da sotto il balzo; capelli fulvi, di un rosso acceso. Sullo sfondo un paesaggio curiosissimo: una città saliente, con portici, logge, battisteri, finestre, piccole verande gotiche, case alte, e dietro i tetti altre case, scale che si arrampicano verso il cielo.
Sulla volta è rappresentata la Gloria.
I Dottori e gli Evangelisti sono disposti due a due: quattro di qua, quattro di là della ruota celeste: S. Matteo e S. Gerolamo; S. Ambrogio e S. Giovanni; S. Luca e S. Benedetto; S. Marco e S. Gregorio.
L’attribuzione dell’opera pittorica oscilla tra Arcangelo di Cola di Camerino e un non meglio identificato Maestro di Riofreddo.